Artigianalità e passione: la storia dell'Antica Orologeria Ceccacci.
L'Antica Orologeria Ceccacci è un simbolo di passione e maestria artigianale che affonda le radici in una tradizione centenaria. Fondata nel 1897 dal Cav. Giovanni Ceccacci, la bottega ha scritto una pagina importante della storia orologiera italiana, diventando non solo un laboratorio di riparazioni e creazioni, ma anche un custode della cultura e delle tecniche artigianali.
Le origini: un inizio di eccellenza.
Nella seconda metà del XIX secolo, la famiglia Ceccacci si distinse nella produzione di pezzi di orologeria su commissione, affermandosi per l'alta qualità dei suoi prodotti. Questo periodo di consacrazione artigianale ha portato Giovanni Ceccacci a entrare nella storia: partì per la prima guerra coloniale africana, dove, durante la prigionia ad Addis Abeba nel 1895, la sua abilità venne notata da figure di spicco locali. Futuro consigliere di corte e orologiaio ufficiale di Sua Maestà l'Imperatore d'Etiopia, Menelik II, Giovanni non solo riparò orologi da tasca per la nobiltà etiope, ma contribuì anche alla realizzazione di opere monumentali come la torre dell'orologio di Addis Abeba e un orologio ad anello per la regina Taitù Batùl, molto apprezzato da tutta la corte.
Innovazione e collaborazioni.
Al rientro in Italia, Giovanni si dedicò alla creazione di una vetrina espositiva rivoluzionaria, utilizzando materiali inusuali che attiravano l'attenzione dei clienti. La sua continua ricerca dell'innovazione lo portò a collaborare con importanti artigiani come Frassoni e Melloncelli per la costruzione di orologi da torre, evidenziando così il suo talento nella realizzazione di opere architettoniche e funzionali.
La passione di Giovanni si riflette nelle opere distribuite in tutta Italia, molte delle quali adornano chiese e monumenti del Basso Lazio, in località come Ceprano, Torricella e Penne. Questi capolavori, frutto di tecniche raffinate e di un'artigianalità senza pari, rappresentano non solo il marchio di fabbrica della bottega, ma anche un patrimonio culturale per le comunità locali.
Resilienza e tradizione familiare.
Con la diffusione della Seconda Guerra Mondiale, il negozio subì danni significativi, ma con determinazione Giovanni, insieme ai figli Arturo, Silvio e Roberto, riuscì a rinascere dopo pochi mesi. Questa resilienza è emblematica della filosofia della famiglia Ceccacci: affrontare le difficoltà e valorizzare il lavoro artigianale. Arturo, uno dei figli, continuò a coltivare la passione per il ciclismo, partecipando a eventi sportivi di rilevanza e contribuendo così al rafforzamento del nome Ceccacci anche oltre il mondo orologiero.
Un futuro luminoso.
Dalla fine del XX secolo fino ai giorni nostri, Aureliano Ceccacci, nipote di Giovanni, ha portato avanti la legacy di famiglia, integrando innovazioni e nuovi canali di vendita. L’apertura di un nuovo negozio di gioielleria ha ulteriormente ampliato la gamma di offerte, consolidando la posizione dell'azienda nel mercato dell'Alta Orologeria.
Nel 2015, Massimiliano Ceccacci, suo figlio, ha ulteriormente arricchito la storia della bottega, lanciando una nuova collezione di orologi presentata all'EXPO di Milano, un evento che ha messo in luce il savoir-faire artigianale italiano a livello internazionale. Questo sforzo ha dimostrato l’importanza di adattarsi alle dinamiche moderne pur restando fedeli alle radici storiche e artigianali.
Riconoscimenti e valore culturale.
Oggi, l'Antica Orologeria Ceccacci è riconosciuta come una delle più antiche attività orologiere d'Italia, apprezzata per la sua affidabilità e la qualità dei prodotti. Il riconoscimento da parte del Governo Italiano come “Impresa Storica d'Italia” e dalla Regione Lazio come “Bottega e Attività Storica del Lazio” sottolinea il valore culturale e sociale che questa bottega ha costruito nel corso dei decenni.
In conclusione, la storia dell'Antica Orologeria Ceccacci è la testimonianza di un impegno costante verso l'eccellenza artigianale e la passione che ogni generazione ha portato con sé. Questa eccellenza continua a vivere nel presente, pronta a scrivere futuri capitoli di una tradizione che, affondando in radici profonde, guarda con speranza e ambizione al domani.